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Se lasciate questo alimento in cucina state rischiando grosso | I pericoli per la salute sono altissimi

E’ un ingrediente essenziale in cucina per la vita di tutti i giorni, ma attenti a dove e come conservarlo, perchè rischia di essere tossico! Vediamo di cosa si tratta.

Alimenti (fonte web)

Olio extravergine d’oliva: indispensabile a tavola

L’olio extravergine di oliva che tutti noi italiani mettiamo a tavola ogni giorno è il simbolo chiave della ‘dieta mediterranea’. Questo ingrediente è un prezioso alleato per la salute, ma lo conserviamo nella maniera corretta? A rispondere questa domanda e ad informare i consumatori è l’Unione Nazionale Consumatori che spiega come preservare al meglio le proprietà nutrizionali di questo amatissimo alimento.

L’olio d’oliva è un succo ottenuto dalla spremitura dell’oliva. A seconda del numero di moliture che si fanno all’oliva si ottiene un olio di qualità superiore, come l’olio extravergine di oliva, oppure una qualità leggermente inferiore come l’olio di oliva vergine, e infine c’è l’olio di oliva che si ottiene dalla miscela di oli raffinati che si completano con gli altri due citati. Quest’ultimo è più consigliato da usare per la frittura.

L’ olio d’oliva: perchè fa male se non conservato correttamente

Sebbene l’olio d’oliva non abbia una data di scadenza, perché nel tempo non sviluppa componenti nocivi per la nostra salute, se non viene mantenuto in buone condizioni può sviluppare sapori rancidi che ne rendono molto difficile il consumo perché poco gradevole al palato. Inoltre, quando un olio è rancido fa male alla salute soprattutto a livello epatico, rallenta il funzionamento della tiroide e causa un accumulo di tossine nell’organismo.

La data stimata di consumo dipende anche dal tipo di olio d’oliva, poiché l’olio d’oliva non verrà conservato così come l’olio d’oliva vergine o l’olio extra vergine di oliva. Quest’ultimo, ad esempio, conserverà molto meglio le sue proprietà grazie al maggior contenuto di polifenoli e vitamina E. Ti consigliamo, se possibile, di consumare sempre olio extravergine di oliva, poiché quest’olio è quello con le migliori proprietà e si conserva meglio per molto più tempo.

Olio extravergine d’oliva: ecco come conservarlo al meglio

Per conservare l’olio d’oliva per un periodo di tempo maggiore, senza alterare le sue proprietà, bisogna seguire questi 5 semplici passaggi:

1. Non esporlo vicino a cattivi odori. L’olio d’oliva ha una grande capacità di assorbire gli odori estranei. Questi ne alterano il sapore rendendolo diverso.

2. Conservalo lontano da fonti di calore. La temperatura di conservazione ottimale per l’olio d’oliva è di 18 gradi o meno, al riparo dall’umidità e dalle alte temperature. Spesso basta una piccola distrazione, come quella di dimenticare la bottiglia dell’olio aperta ancor peggio in cucina vicino ai fornelli accesi. Questo compromette irrimediabilmente la qualità dell’olio.

Non succede nulla invece se viene conservato in frigorifero, anche se non è necessario. Se l’olio d’oliva raggiunge basse temperature, può solidificarsi con la conseguente comparsa di particelle bianche in sospensione che scompaiono con l’aumentare della temperatura.

Come conservare correttamente l’olio extravergine d’oliva (fonte web)

3. Conservalo in luoghi bui. L’olio d’oliva deve essere conservato in luoghi al riparo dalla luce solare. La luce è uno dei principali nemici della conservazione dell’olio d’oliva perché causa l’ossidazione dell’olio.

4. Conservalo in contenitori ben chiusi. Un altro nemico della conservazione dell’olio d’oliva è l’aria che, insieme alla luce, accelera il processo ossidativo dell’olio d’oliva, intaccandone le qualità.

5. Utilizza piccoli contenitori come lattine di olio per il consumo quotidiano. Un trucco per evitare che l’olio d’oliva sia meno esposto a odori, luce solare, temperature variabili, ecc., è quello di utilizzare piccoli contenitori auto-ricaricanti per consumarlo quotidianamente.

Ilaria Di Nucci

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