Alberto Sordi, la guerra infinita sull’eredità: ecco a quanto ammonta il suo patrimonio

Alberto Sordi, la guerra infinita sull’eredità: ecco a quanto ammonta il suo patrimonio. E’ in atto una vera e propria guerra tra i parenti del grande attore

Dal giorno della sua scomparsa ad ottantatre anni ancora da compiere, il 24 febbraio del 2003, ha lasciato un vuoto incolmabile. Del resto era ed è impossibile che qualcuno sia in grado di prenderne il posto. Alberto Sordi resta ancora oggi uno degli inimitabili protagonisti di mezzo secolo del cinema italiano, un’icona irraggiungibile, una maschera di vizi e virtù del nostro Paese. Se Vittorio Gassman era soprannominato ‘il mattatore’, Sordi è stato per tutti l’Italiano con la I maiuscola. Una carriera che non ha eguali, quella del grandissimo attore romano.

Sordi
Alberto Sordi

Una carriera che lo ha visto lavorare con i più grandi registi e cineasti del nostro cinema nel dopoguerra: Federico Fellini, Mario Monicelli, Luigi Zampa, Luigi Comencini, Ettore Scola. Sordi ha regalato a tutti il suo enorme e ineguagliabile talento artistico, interpretando ruoli in molti film entrati nella storia del cinema italiano. Qualche anno dopo la sua morte, è stata creata una fondazione con il suo nome destinata a fare beneficienza e ad aiutare giovani talenti nel mondo del grande schermo.

Ma i maggiori problemi sono sorti tra i parenti sulla divisione della sua eredità. Va detto infatti che Alberto Sordi, che viveva in una splendida villa dalle parti del Circo Massimo a Roma, non aveva figli e non si è mai sposato tanto che aveva lasciato l’intero suo patrimonio alla sorella Aurelia. Un patrimonio che ammonta complessivamente a circa 40 milioni di euro e che ora è oggetto di un lungo e sgradevole contenzioso tra i suoi parenti.

Sordi
Alberto Sordi

Alberto Sordi, dall’autista ai 37 parenti: è in atto una guerra per la sua eredità

Aurelia però è rimasta vittima di un contenzioso di cui ancora oggi non si riesce a venire a capo. Uno dei protagonisti è l’autista di fiducia di Sordi, Arturo Artadi, uomo di assoluta fiducia a cui Aurelia aveva firmato una delega per l’amministrazione di tutti i suoi conti correnti. Artadi è stato di recente rinviato a giudizio per truffa.

Come se non bastasse, poi, si aggiungono le pretese di 37 parenti alla lontana di Alberto Sordi che ora rivendicano diritti sull’eredità e hanno impugnato il testamento di Aurelia, la quale ha lasciato tutto alla Fondazione, portando nuove carte nel processo civile. Gli ultimi sviluppi parlano di polizze vita intestata ad Aurelia, con beneficiaria proprio la Fondazione per 18 milioni di euro. Insomma, un ginepraio di carte bollate di cui non si vede la fine.

 

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