Corrado Tedeschi, il dramma della sua vita:” Perché a me?”

Sapete il dramma che ha dovuto affrontare Corrado Tedeschi nel corso della sua vita? Ecco il drammatico racconto del conduttore televisivo.

 

Corrado Tedeschi è un conduttore televisivo e attore italiano nato a Livorno. Ha trascorso un periodo da giovane in cui ha tentato di giocare a calcio e ha militato nella Sampdoria. Successivamente, si diploma al Teatro Stabile di Genova. Poco dopo inizia la sua carriera in tv conducendo Doppio slalom, Miss Italia, Raffaella Carrà Show, Studio Sport, Forum, Cominciamo bene e moltissimi altri.

Corrado Tedeschi
Corrado Tedeschi allo stadio (Immagine presa dal profilo Instagram del conduttore televisivo)

Ma, come detto in precedenza, Corrado Tedeschi ha anche avviato una carriera come attore. Tra i progetti a cui ha preso parte, ricordiamo I misteri di Cascina Vianello, Il maresciallo Rocca 5, Il paradiso delle signore, Un medico in famiglia, Un posto al sole, Le tre rose di Eva, Don Matteo, Non dirlo al mio capo, oltre ai progetti in teatro, come l’ultimo che sta portando in scena insieme a sua figlia.

Ma nel suo passato c’è un episodio che ha segnato per sempre la sua vita e, di conseguenza, anche la sua carriera. Ecco di cosa si tratta.

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Corrado Tedeschi
Corrado Tedeschi (Foto presa dal profilo ufficiale di Instagram del conduttore televisivo)

Il conduttore ha raccontato a Vieni da me, il programma condotto da Caterina Balivo in onda qualche anno fa il dramma vissuto. Ha raccontato la sua esperienza con la malattia: “Il male del secolo, un male che fa il 50% delle vittime, io sono finito nel 50% giusto per fortuna ma ha segnato la mia vita. Con la malattia rimetti le cose nella giusta classifica. Quando finisci il percorso dici che non ti arrabbierai più per le sciocchezze, ma non è così nel senso che ti arrabbi, ma con maggiore consapevolezza e oggi amo ancora di più le persone che già amavo perché mi tengono attaccato alla vita”.

Ha continuato: “Un’esperienza terribile ma l’unica cosa che non mi sono mai detto è stata ‘perché a me?’. Quello non l’ho mai detto perché si ammalano i bambini. Quindi ho ringraziato Dio, ho avuto una vita bellissima, due figli meravigliosi, l’amore delle donne. Ho avuto tutto quello che potevo avere. Mi dissi ‘se proprio tocca a me, va bene così’. E’ da lì ho cominciato questo mio percorso, questa mia battaglia”. In poche parole, il conduttore si considera fortunato nell’essere stato in grado di individuare in tempo la malattia e di averla potuta sconfiggere.

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