Laureati, cresce il divario tra Italia ed Unione Europea

Una distanza che potremmo definire abissale tra l’Italia e l’Unione Europea per quanto concerne il numero dei laureati. 

Dati statistici che fanno riflettere in Italia ed in Europa in merito al livello d’istruzione con il report reso noto dall’Istituto nazionale di Statistica (Istat) che ha pubblicato il report annuale riferito al 2020 sul livello di istruzione e partecipazione alla formazione nel nostro Paese.

istruzione italia (web source)
istruzione italia (web source)

Ecco quindi che emerge il divario già presente nel numero di laureati e diplomati rispetto alla media europea. Un divario in netta crescita rispetto alle scorse annate. Un paragone quindi ingeneroso per l’Italia che deve ripartire, ma che vede nei propri giovani una mancanza di livello di istruzione necessario per fare il salto di qualità.

Numero laureati a confronto

Andando in termini generali, scopriamo come per quanto concerne l’Unione Europea il livello d’istruzione nella fascia d’età 25-64 è in crescita in tutta Europa. Possiamo quindi tranquillamente affermare come la media della popolazione laureata ha raggiunto il 32,8% (41% nella fascia 30-34), registrando un aumento rispetto al 2019 pari all’1,2%.

Da sottolineare come resta ampio il divario tra donne e uomini: le prime sono arrivate al 35,2%, con una crescita dell’1,4%. Infine, i secondi al 30,4% crescendo solo di un punto.

Dato in aumento per quanto concerne la popolazione straniera: passando quindi al 28, 1% che equivale ad un crescendo dell’1,1%.

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Paragone impietoso per il Bel Paese

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istruzione italia (web source)

La Francia ha percentuale di laureati nella fascia 25-64 anni più alta. Nel 2020, il totale è arrivato al 39,7%. La categoria di popolazione che è cresciuta di più è quella di chi possiede cittadinanza straniera: parliamo di un dato che si attesta sul +2,4% che porta la quota totale a 31,4%. La Spagna invece è considerata prima a pari merito con la Francia. La percentuale totale e quella della popolazione maschile si equivalgono (44,8% nei 30-34).

Terzo posto invece per la Germania che in questa classifica, che fa sperare per il futuro, è in costante crescita. I laureati vanno al 31,3%: si tratta di un aumento dell’1,4%. Per il Bel Paese numeri bassi, per la fascia d’età 25-64 a laurearsi arriva il 20,1% (+0,5%), mentre per i 30-34 è al 27,8%. Per quanto riguarda gli uomini, il dato si ferma al 17,2%, al 23% invece le donne.

Divario inoltre anche territoriali. Al Sud il 38,5% degli adulti ha il diploma di scuola secondaria superiore, solo il 16,2% ha raggiunto un titolo terziario. Al Nord circa il 45% è diplomato e più di uno su cinque è laureato.

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