Ocse: in Italia serve un taglio permanente del cuneo fiscale

Si cerca di risollevare l’economia italiana, ma i doti riportano di una particolare situazione riguardante il cuneo fiscale.

Si lavora per il cuneo fiscale e soprattutto per far si che in Italia si possa risollevare l’economia del tricolore. Una situazione in costante evoluzione, con il contagio da Coronavirus che ha portato negli ultimi 18 mesi una criticità assoluta. Ci si deve quindi risollevare e lo si fa attraverso un’economia in costante ripresa. I numeri dell’Ocse segnalano però anche delle difficoltà, scopriamo nel dettaglio cosa sta accadendo.

operai al lavoro (web source)
operai al lavoro (web source)

 “Si prevede che l’economia recuperi i livelli del 2019 entro la prima metà del 2022. Il debito pubblico salirà quasi al 160% del Pil nel 2021“.  Tutto ciò che avrà un seguito dopo una crescita per quest’anno stimata al 5,9%.

Ciò è quanto previsto dall”Ocse nella Economic Survey sull’Italia, il tutto invitando a “continuare a fornire sostegno fiscale, sempre più mirato, fino a quando la ripresa non sarà consolidata nei settori economico e occupazionale”.

Ecco cosa sta accadendo dal punto di vista economico in Italia

Di conseguenza la stessa agenzia, attraverso i dati pubblicati nelle ultime settimane, ha fatto sapere che “ci si auspica anche un piano fiscale di medio periodo da attuare una volta che la ripresa sarà consolidata per ridurre il rapporto tra debito pubblico e Pil.

“In Italia il livello del cuneo fiscale è il quinto più alto nell’area Ocse. Questo non aiuta l’occupazione, in un Paese in cui solo il 57% della popolazione è occupato contro una media Ocse del 67%”: queste le parole di Laurence Boone.

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Una situazione particolare per il tricolore

operai a lavoro (web source)
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“Il governo ha riconosciuto l’impatto di questa situazione riducendo temporaneamente il cuneo fiscale per i giovani e le donne. Forse dovrebbe considerare una riduzione permanente per tutti i lavoratori, in particolare le donne”: ha continuato parlando del piano di riforma fiscale che dovrebbe essere orientato alla riduzione dell’evasione e all’equità.

Insomma, prossimi mesi quindi sempre più fondamentali per la ripresa economica dello Stato italiano, affinché si possa uscire definitivamente fuori dalla crisi economica provocata dall’emergenza sanitaria da Covid19. Soprattutto con la speranza che con la vaccinazione di massa si possa evitare una nuova ondata di contagio per tutto il paese.

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