Oggi è un altro giorno – Valerio Scanu devastato dalla morte del padre: “Sono incazzato con il Natale”

La tragica confessione di Valerio Scanu per la morte di suo padre. Cosa significa adesso il Natale per il giovane cantante  

 

Oggi parliamo di Valerio Scanu il cantante che, da quella sua partecipazione ad Amici ad oggi, ha scoperto di essere una persona che riflette bene su ogni passo che fa. Si è voluto raccontare senza veli, rivelando che quando arriva ad Amici nel 2008 non se lo aspettava neanche lui. Difatti confessa che, solitamente, crediamo che ci vogliano tante raccomandazioni per arrivarci.

Valerio Scanu

Invece proprio Scanu, di umili origini, sottolinea come tutti possono arrivare all’interno del talent show di Maria De Filippi. L’importante è avere una passione e fare di tutto per poterla rendere reale. Difatti, dopo tanti provini, riesce finalmente a prendere un banco all’interno della scuola più famosa d’Italia. Ad oggi, dopo 13 anni, rivela che il lavoro che fa è tutto nato da una sua passione.

Passione che ho coltivato sin da piccolo e che nel tempo, solo grazie allo studio e la vicinanza di grandi professionisti, è cresciuta in modo esponenziale. Inoltre ci ricordiamo anche quando, nel 2010, riesce a portare a casa la vittoria al festival di Sanremo con la sua canzone Tutte le volte che. Aveva solo 19 anni, e questo segna il record come il più giovane vincitore della storia del festival.

Valerio Scanu: cosa è diventato il Natale per lui

Valerio Scanu

Racconta che per lui, nonostante l’importanza dell’evento, è stato un vero trauma in quanto era molto giovane e ad un certo punto voleva solo andare via. Poi, parla di un particolare molto doloroso e drammatico per lui. Valerio Scanu rivela di avere sempre molto amato il Natale ma, dopo la scomparsa di suo papà, questa festività per lui ha significato anche altro. Difatti è proprio quello il periodo quando deve salutare per sempre suo padre.

“Sono stato innamorato del Natale, poi mi ha fatto anche un po’ incazzare. Sono in una fase un po’ particolare: da una parte voglio mantenere la tradizione perché è sempre stato un amore importante, ma voglio capire anche se sono ancora innamorato o se sono definitivamente incazzato”. Con queste parole Valerio Scanu ricorda quel tragico momento in cui il papà se ne andato. Per lui si tratta, ancora oggi, di un periodo che fa tanto tanto male.

A novembre il padre viene ricoverato in ospedale ma, nonostante tutto, non riesce a vincere contro il Coronavirus e chiude gli occhi per sempre.

“Non volevo andare al funerale. Una volta lì mia madre mi ha chiesto di salire al cimitero, ma non ce la facevo. Non volevo vedere quella scena che poi ho visto: questo copribara con una stella di Natale e sentire lei che mentre lo chiudevano gli augurava buon Natale. E’ stata una pugnalata”.

Poi, Valerio Scanu, fa capire come sia importante vivere ed amare i propri affetti. Difatti non si sa quando possa arrivare il triste momento di doverli salutare per sempre.

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