Sanremo, day 1: “Battesimo” da “Brividi” per Amadeus

E’ iniziata la 72esima edizione del Festival di Sanremo, la più attesa dopo il lungo periodo pandemico. Entusiasmo alle stelle, lacrime per Amadeus , Gianni Morandi e Damiano dei Maneskin. 

Si apre con il battesimo sul palco dell’Ariston di Achille Lauro la 72esima edizione del Festival di Sanremo targato Amadeus, che prende la parola visibilmente emozionato e con gli occhi che  sbrilluccicano di lacrime. Dopo due anni, ritorna il pubblico in sala, l’emozione è a mille.

Le lacrime di Damiano dei Maneskin Sanremo 2022
Le lacrime di Damiano dei Maneskin Sanremo 2022

E’ la volta della prima madrina della serata, Ornella Muti, l’attrice cult degli anni ’80-’90, con gli occhi di ghiaccio, la musa che ha fatto sbarellare Adriano Celentano. Per la sua età (66 anni) l’aspetto non delude, fasciata in degli abiti elegantissimi, con uno spacco vertiginoso, prova a sfidare l’effetto farfallina di Belen Rodriguez.

Appare poco a suo agio, imbalsamata, ha quasi sempre stampata in faccia l’espressione: “Chi sono? Che ci faccio qua?”. C’è chi sul web ironizza pensando sia intontita dalla cannabis. Neanche il ricordo dei registi e attori italiani con cui ha lavorato provoca emozione nel pubblico.

Arriva il mattatore Fiorello ad “accontentare” l’amico Amadeus, sempre più spalla quando arriva lo showman sul palco. Sembrerebbe che ad averlo convinto ad andare a Sanremo sia stato Josè, il figlio di Amadeus che si è presentato con un cartello davanti casa sua).

Il Mattarella dell’intrattenimento arriva in studio con il misuratore della temperatura come arma, il braccio con il microchip a causa del vaccino. Sul palco dell’Ariston è chiaro il suo messaggio ai NO VAX, unico spunto interessante, per il resto la performance stile villaggio turistico, non convince più di tanto.

Durante la prima serata si è celebrata la bellezza dello sport con la presenza del tennista: Matteo Berrettini. Finalmente anche il pubblico femminile ha potuto gioire da casa. Fiorello proprio in quell’occasione ha rivelato un altro retroscena: “Ho lavorato con suo padre in un villaggio turistico”.

La prima serata è stata dunque caratterizzata dalle lacrime. Anche Damiano dei Maneskin si è commosso, dopo l’esibizione del nuovo pezzo: Coraline. Nonostante il successo mondiale, come quello del trio Meduza che celebra la musica elettronica nel mondo, l’umiltà è quella dei ragazzi che suonavano ancora per strada a Roma. Voto 10.

Gara da “Brividi”

Come ogni anni la vera protagonista è stata la musica con una scaletta che ha spaziato tra generi ed età diverse tenendo attaccati 10 milioni di italiani alla tv.

Sale per primo sul palco con il suo solito spettacolo (come sempre capito da pochi) Achille Lauro e Harlem Gospel Choir; segue la giovane nuova proposta tra i Big, Yuman. Ritorna la classe di una Noemi eterea, con una canzone che merita di essere riascoltata per essere capita. Sono lacrime di emozione per il veterano Gianni Morandi, la cui canzone scritta da Jovanotti, sarà un successo che farà ballare.

Achille Lauro- Festival di Sanremo 2022
Achille Lauro- Festival di Sanremo 2022

Ritorno al Festival per La Rappresentante di Lista la sua Ciao Ciao utilizza un linguaggio esplicito che poco piace al politicamente corretto. Michele Bravi, la sua ballata malinconica non esalta al primo ascolto. E poi arriva l’altro Big tra i Big, l’eterno Massimo Ranieri, il suo è un testo che va oltre la poesia, l’emozione ha giocato brutti scherzi, la voce non lo assiste durante l’esibizione

Il momento più atteso è stato quello del duo: Mahmood & Blanco. I Brividi sono arrivati con la loro canzone quando erano già le 23. Canzone magnifica, simbiosi perfetta, per i fantasanremo, è loro la vittoria.

Seguono:  la spagnola Ana Mena, con una canzone dal ritmo latino stile Elettra Lamborghini; la nuova rivelazione amata dai giovanissimi e anche da Aurora Ramazzotti, Rkomi. Chiudono la gara il cantautore rap, Dargen D’Amico con una canzone che sarà il tormentone di Sanremo 2022 e Giusy Ferreri, la cui canzone d’amore “Miele” ha un gusto retrò. 

 

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