Lorena Cesarini, il dramma raccontato sul palco dell’Ariston: fiumi di lacrime per l’attrice

Lorena Cesarini e il dramma raccontato sul palco dell’Ariston che ha fatto riflettere il pubblico: ecco cosa ha dichiarato

Una delle attrici che ha ricevuto molta notorietà grazie ad alcune pellicole cinematografiche molto seguite dal pubblico al fianco ad alcuni personaggi che nel corso della loro vita hanno cambiato modo di fare cinema è la splendida Lorena Cesarini che nella seconda serata del Festival di Sanremo ha affiancato Amadeus alla conduzione. La donna, originaria di Roma, ha dedicato parte della sua vita allo studio della recitazione riuscendo a diventare un’attrice, ma al contempo si è laureata in Storia Contemporanea lavorando presso l’Archivio Centrale dello Stato.

 

lorena bella
curiosità (foto web)

Come anticipato, la Cesarini dopo essersi laureata comincia a lavorare all’Archivio Centrale di Stato non abbandonando il sogno dello spettacolo e della recitazione coltivando il sogno di diventare attrice. Il destino ha giocato a suo favore poiché Lorena è stata notata da un talent scout che, incantato dalla sua bellezza le ha dato una possibilità nel mondo dello spettacolo.

Nel 2014, prenderà parte del suo primo film dal titolo “Arance e martello” di Diego Bianchi, continuando con il Professor Cenerentolo di Leonardo Pieraccioni e senz’altro il ruolo più celebre è stato quello della prostituta Isabel, fidanzata con Aureliano Adami, il personaggio interpretato da Alessandro Borghi all’interno della serie Suburra.

Per quanto riguarda la sua vita privata, ella è legata ad un uomo confessando in un’intervista di voler creare, un giorno, una famiglia tutta sua affermando: “Forse è grazie all’amore che c’è fra me e il mio fidanzato che ho scoperto il desiderio di voler creare una famiglia, di dare vita all’amore che c’è fra noi”. 

Lorena Cesarini, grazie al suo ruolo importante all’interno della famosa serie Suburra è stata scelta come co-conduttrice del Festival di Sanremo accanto al direttore artistico Amadeus. Ella, in occasione della sua serata ha deciso di recitare un monologo che ha toccato il cuore del popolo del web e degli spettatori presenti in sala.

Il monologo di Lorena Cesarini al Festival di Sanremo

lorena all ariston
il monologo (foto web)

Come un fiume in piena, nella seconda serata del Festival di Sanremo, la donna ha esordito con un meraviglioso monologo raccontandosi e svelando le tante offese ricevute che inizialmente l’hanno fatta particolarmente soffrire, ammutolendo e commuovendo l’Ariston e il pubblico da casa.

Ella ha esordito: “Sono nata a Dakar e sono cresciuta a Roma, mia mamma è senegalese e mio papà è italiano. Ho una laurea in storia contemporanea, ho lavorato all’Archivio di Stato e poi ho iniziato a recitare, è diventato il mio lavoro. Sono un’attrice. A 34 anni scopro che non è vero che sono una ragazza italiana come tante, io resto nera. Fino ad oggi a scuola, all’università, al lavoro, sul tram anche, nessuno aveva mai sentito l’urgenza di dirmelo. Invece appena Amadeus dà questa notizia certe persone hanno sentito proprio questa urgenza. Evidentemente per alcuni il colore della mia pelle è un problema, al punto che hanno voluto dirlo a tutti. Vi leggo alcune frasi che sono uscite sui social. La prima: “non se lo merita l’hanno chiamata lì perché è nera. Forse l’hanno chiamata per lavare le scale e annaffiare i fiori”. 

La donna commossa ma decisa continua: “Lavare le scale è un lavoro come tanti e non c’è nulla di svilente. Però ovviamente un pochino all’inizio, lo ammetto, ci sono rimasta male perché non ci ero abituata. Mi sono arrabbiata, poi mi è passata. Ma mi è rimasta dentro una domanda: perché? Perché alcuni sentono la necessità di pubblicare certi post? Perché alcuni si indignano per la mia presenza? Perché c’è della gente che ha un problema con il mio colore della pelle? Io ora non sono qui per darvi una lezione, non ne sarei neanche capace. Sono una che legge e che si informa, cerco di chiedermi perché”

Ha concluso: “la cosa più importante è chiedersi perché, per andare verso la libertà da frasi fatte, giudizi precostituiti, insulti, giudizi sul tram”.

Impostazioni privacy