Serena Bortone, la tragedia che fa male al cuore: “È andata in coma” | Il racconto strappalacrime

Luca Tommassini ha subito abusi fisici e psicologici da suo padre, il suo racconto a Oggi è un altro giorno.

 

Luca Tommassini, apprezzato coreografo e ballerino oltre che regista, attore e direttore artistico, è stato protagonista nello studio di Oggi è un altro giorno, il programma condotto da Serena Bortone. Come già avvenuto con molti altri ospiti prima di lui, anche Tommassini si è aperto su molti aspetti riguardanti la sua sfera intima, soffermandosi soprattutto sul difficilissimo periodo dell’infanzia e poi dell’adolescenza a causa di un padre violento.

luca tommassini

Il coreografo ha raccontato che suo padre non l’ha mai chiamato per nome, tanto che oggi si emoziona se sente le persone chiamarlo come Luca.

Mia madre mi ha sempre difeso. Una volta decisi di mettermi contro mio padre, gli urlai di andare via e di lasciarci in pace – ha raccontato Tommassini a Oggi è un altro giorno – Le botte erano tante. Una volta lui la colpì alle spalle e lei è andata in coma”. 

Il ballerino denuncia anche l’atteggiamento dei suoi parenti, che lo intimavano di raccontare che era stato solo un incidente. Anche i cugini di Luca Tommassini praticavano atti di bullismo nei suoi confronti. “Avevo tutto il mondo contro. Ma ho capito che il problema era mio padre e quella cultura malata”, ha aggiunto il coreografo.

“Mi guardò per la prima volta negli occhi…”

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Le cose sono migliorate quando Luca Tommassini si è fidanzato con Heather Parisi. Il padre ha cominciato ad accettarlo per via del suo rapporto con una donna, dato che lo credeva omosessuale.

Diceva a mia madre: ‘Non deve ballare perché diventa frocio’. Il giorno prima che lui morisse, mi guardò per la prima volta negli occhi: per la prima volta mi considerò come un figlio – afferma Tommassini – Ma non abbiamo mai avuto un confronto, perché morì: questo mi manca molto, spero di poterlo avere un giorno”. 

Non è la prima volta che Luca Tommassini parla di suo padre e di come gli abusi fisici e psicologici subiti da lui e dal resto della famiglia lo abbiano pesantemente condizionato.

Di recente, intervenuto a Vieni da me, ha raccontato a Caterina Balivo di essersi iscritto di nascosto alla scuola di ballo, senza dirlo a suo padre perché era “terrorizzato che diventassi gay“.

Avevo la s moscia e mi condizionava molto, lui cercava di non farmela pronunciare in quel modo – ha detto ancora il coreografo – Io per tanti anni sono rimasto in silenzio, ho avuto problemi di timidezza“.

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