Birra contaminata, le analisi di laboratorio non lasciano dubbi | A rischio un marchio gettonatissimo

Tutto è partito da un’inchiesta del periodico indipendente Indip che stava effettuando un documentario sull’inquinamento delle falde acquifere. Dalle indagini sono emerse notizie sorprendenti che hanno fatto saltare sulla sedia le dirigenze della casa che produce la birra Ichnusa. Una bufera a colpi di dichiarazioni che ancora ha dei lati oscuri.

La birra Ichnusa é prodotta e imbottigliata in uno stabilimento Macchiareddu in Sardegna, a pochi chilometri da Cagliari. E’ proprio quella la zona nella quale il periodico stava svolgendo le indagini per produrre il documentario.

Birra contaminata
Birra contaminata (web source)

Proprio lì infatti era stata avviata un grande indagine che aveva portato ad un procedimento giudiziario volto a verificare la presenza di inquinanti nelle falde. Si era notato infatti che la vegetazione e la fauna locale da qualche tempo erano state danneggiate soprattutto a causa degli scarti industriali prodotti dalla lavorazione della fluorite.

L’inchiesta che ha scatenato la bufera su Ichnusa

Dall’inchiesta è emerso che lo stabilimento Ichnusa di quella zona imbottigliava ed etichettava birre con eccessivi livelli di fluoruri che oltrepassavano di molto la soglia prevista dalla legge. Dalle analisi effettuate in diversi laboratori è emerso che in alcuni casi erano presenti livelli di floruro anche pari a 16.1 e 27.7 mg /L. Considerando che il limite massimo concesso a norma di legge é 1.5 Mg /L la situazione sembrava veramente grave.

Il fluoro è un minerale che si trova nelle ossa e nei denti e viene anche assunto tramite l’acqua potabile o con i dentifrici e gli integratori alimentari. La concentrazione di fluoro, però, deve essere molto bassa di circa 0,5 mg al litro. Le concentrazioni più alte possono essere però dannose per l’uomo.

Poiché, come detto, il fluoro è presente nell’acqua, la fonte dei fluoruri nella birra incriminata non può derivare da nient’altro se non dalle acque della zona che infatti erano sotto inchiesta per l’ipotesi di inquinamento. Ecco perché se l’acqua non è considerata idonea non dovrebbe essere utilizzata per il confezionamento delle bevande.

La risposta dell’azienda non tarda ad arrivare

La risposta dell’azienda non è tardata ad arrivare e il direttore ha dichiarato che la produzione di birra é ovviamente, rigorosamente controllata nel suo stabilimento così come in tutti gli altri. L’acqua utilizzata per il confezionamento della birra viene trattata con un impianto ad osmosi inversa che è un sistema molto efficiente nel rimuovere ogni componente non adatto nell’acqua.

Birra Ichnusa (fonte web)2
Birra Ichnusa (fonte web)

Non resta che attendere i tecnici della ASL e I Carabinieri del NAS che operano rispettivamente sulla salubrità delle acque e sulla conformità dei prodotti alimentari. È da specificare comunque che secondo l’autorità europea di sicurezza alimentare i valori alti di floruro possono essere rischiosi solo per i bambini che ovviamente non sono i maggiori consumatori di birra. Ecco perché la vicenda mira ad avere un lieto fine che speriamo possa arrivare nel più breve tempo possibile.

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