Edoardo Leo: “sono stato salvato dal grande Maestro” | La malattia lo stava mettendo ko

Quella di Edoardo Leo è una carriera invidiatissima. All’età di 50 anni è uno degli attori più amati del cinema italiano, ma per lui non è stato facile. A salvarlo da un male invisibile un certo Gigi…

L'attore Edoardo Leo (foto web)
L’attore Edoardo Leo (foto web)

Il successo e la vita privata

Edoardo Leo è un volto noto al pubblico televisivo e cinematografico, grazie a successi come Perfetti Sconosciuti e Diciotto anni dopo. Ha ottenuto la fama grazie alla fortunata fiction Un medico in famiglia, Nessuno mi può giudicareTo Rome with Love di Woody Allen, Caterina e le sue figlie, Lo zio d’America, Romanzo criminale- La serie.

Nel 2014, inoltre, ha recitato in ben cinque film che hanno riscosso ottimo successo: La mossa del pinguino, Tutta colpa di Freud di Paolo Genovese, Ti ricordi di me? di Rolando Ravello, Pane e burlesque di Manuela Tempesta ma soprattutto Smetto quando voglio di Sydney Sibilia, film capostipite di una fortunata saga.

Della sua vita privata sappiamo si è sposato nei primi anni 2000, e continua il suo matrimonio felice con Laura Marafioti, cantante e musicista conosciuta con lo pseudonimo La Elle, insieme hanno due figli: Francesco e Anita. La loro età non è nota in quanto Edoardo non ama molto raccontare aspetti della sua vita privata.

I due oltre ad essere una coppia solida nel matrimonio, sono affiatati anche sul lavoro: Laura, infatti, ha partecipato con le sue musiche alla colonna sonora del film Buongiorno Papà  diretto proprio da Edoardo e grazie al quale ha vinto il premio Miglior canzone originale.

“Così mi ha salvato dalla depressione” 

In una recente intervista, il noto attore si è aperto sulla depressione che per molto tempo l’ha tormentato. Al contrario di quello che si pensi la depressione è una malattia silenziosa che colpisce non solo la sfera emotiva di una persona, ma con il tempo condiziona anche la salute fisica di chi ne soffre. Edoardo però è riuscito a superarla grazie ai colleghi del mondo del cinema, in particolare Gigi Proietti.

È proprio grazie a Proietti ha capito quale era la sua strada nel mondo del cinema: “Non ho studiato con lui, mi disse non provare a fare il figo, perché non sei figo… mi immaginavo nei panni dell’eroe, lui mi ha fatto capire che ero destinato a fare l’antieroe. Però ci ho messo un po’ a fare la commedia perché non mi prendevano in considerazione per i ruoli buffi. Era pure colpa mia, facevo foto in cui cercavo di fare il figo e non lo ero”.

Grazie alla sua guida ha superato la depressione e trovato un appoggio anche al di fuori dell’ambito lavorativo, ha così abbandonato la parte glamour dell’essere attore, abbandonando quasi del tutto il ruolo di macho dannato, e affacciandosi a ruoli e personaggi da una parte più drammatici ed introspettivi e dall’altra a ruoli più leggeri.

Edoardo Leo ai funerali di Gigi Proietti (foto web)
Edoardo Leo ai funerali di Gigi Proietti (foto web)

Durante i funerali per la morte del grande Gigi, avvenuta nel novembre 2020, il noto attore ha dedicato al suo mentore delle commoventi parole: Grazie per essere stato un costante punto di riferimento per molte generazioni di interpreti. Per aver elevato il nostro mestiere a un livello di dignità mai toccato prima. Grazie per aver incarnato la figura del professionista dello spettacolo… e grazie per essere stato il motivo per cui molti di noi hanno iniziato a farlo dopo averti visto sul palcoscenico”A lui Edoardo Leo ha dedicato un film diretto da lui con il titolo Luigi Proietti detto Gigi.

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