E’ la parte più buona, ma provoca danni alla salute | Lo studio preoccupa tutti i golosi

Un recente studio ha messo in allarme tutti i golosi. La parte più buona di questo alimento è dannosa per la nostra salute. Come faremo d’ora in poi?

Lo studio preoccupa i golosi (fonte web) (1)
Lo studio preoccupa i golosi (fonte web)

D’estate il cornetto gelato è un must, ma attenzione alla punta:

Per molti è la parte preferita del cono gelato confezionato, eppure, a quanto pare, essa sarebbe meglio evitare di mangiarla. È una notizia che ritorna ormai da qualche anno e che è pronta a rovinarci l’estate ogni volta: la punta di cioccolato del cono gelato confezionato fa male e non andrebbe assolutamente mangiata. Proprio quell’ultimo boccone, che per molti è il più buono di tutto il gelato, sarebbe anche quello più pericoloso per la salute del nostro organismo.

A dirlo è stato già nel 2016 un professore olandese dell’Università di Utrecht, chimico inorganico, che ha tenuto una serie di conferenze sulla catalisi e che ha spiegato perché questa parte del cono gelato fa così male al nostro corpo. Dal 2016 ad oggi, però, non è cambiato nulla e il cioccolato alla fine del cono è sempre presente, amatissimo e addirittura di recente sono stati lanciati degli snack che sono costituiti soltanto da una punta di cialda con del cioccolato dentro, proprio come la punta del cornetto!

Ma, tornando a noi, perché la punta del cornetto fa così male? La spiegazione è prettamente scientifica ed ha a che fare con il processo di idrogenazione che serve proprio per fare in modo che il cioccolato non sia né troppo solido come un classico cioccolatino, nonostante sia conservato all’interno del congelatore ma neanche troppo liquido come ad esempio il cioccolato fuso. Attraverso questo processo, quella punta di cioccolato diventa così un concentrato di grassi saturi, che provocano danni alla salute perché contribuiscono all’aumento del colesterolo cattivo.

Cornetto gelato: occhio ai grassi saturi

L’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda di consumare al massimo il 10% delle calorie giornaliere sotto forma di grassi saturi e di cercare, invece, di sostituirli tutte le volte che è possibile con grassi polinsaturi e monoinsaturi come quelli che si trovano, ad esempio, nell’olio d’oliva o nel pesce.

Ma ciò non basta, perché i gelati confezionati sono ricchi di zuccheri e di conservanti e quindi la punta di cioccolato è solo l’ultimo dei problemi. Non a caso il cioccolato in quella stessa forma si trova spesso anche nella parte iniziale del cono, proprio sulla crema insieme alla granella di nocciole, mentre il cioccolato utilizzato all’interno è molto di frequente del surrogato.

La punta del cornetto (fonte web) (1)
La punta del cornetto (fonte web)

Non ci sono paragoni con il gelato artigianale, infatti la soluzione sta proprio qui: ogni volta che è possibile bisogna preferire il gelato artigianale e ormai sono tante le gelaterie che si sono attrezzate per farci trovare una punta di cioccolato anche alla fine del cono artigianale, con la differenza, però, che in questo caso è cioccolato fuso, sciolto e assolutamente sicuro.

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