Rocco Siffredi e il dramma: “sul corpo di mio fratello morto…”

Rocco Siffredi, attore e regista pornografico, il più conosciuto in Italia e nel mondo, è un uomo che fin da bambino ha dovuto sopportare un grande dolore in famiglia. Questo brutto episodio e questa assenza lo ha segnato tantissimo

E’ l’unico attore a non aver bisogno di presentazioni, e non solo in Italia, ma in tutto il mondo mondo. La sua partecipazione all’Isola dei Famosi 10 ha scatenato la curiosità dei tanti che sapevano ancora poco di lui.

Rocco Siffredi
Rocco Siffredi

Rocco Antonio Tano, in arte Rocco Siffredi, nacque in provincia di Chieti. Da ragazzo ha lavorato nella marina mercantile, finché all’età di 18 anni ha deciso di lasciare la propria città natale per trasferirsi a Parigi. Grazie all’incontro con il regista di film porno Gabriel Pontello, inizia la sua carriera di attore hard.

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In Italia dove, insieme a Moana Pozzi, gira il suo primo fil porno ‘Fantastica Moana’, da allora la sua carriera che durò 20 anni esatti, fece il giro del mondo. Nella sua carriera, iniziata nel 1984 e terminata nel 2004 dopo vent’anni esatti, ha fatto più di 1300 lavori e negli ultimi anni è diventato anche regista e produttore; la sua ultima apparizione, almeno finora, risale nel 2011.

Rocco Siffredi e la moglie
Rocco Siffredi e la moglie

Rocco e i suoi lutti

La vita di Siffredi non fu tutta in discesa fin da piccoli a casa dovette assistere a scene a dir poco drammatiche. Dovette affrontare diversi lutti: dalla madre al cugino, per finire al fratello che morì quando lui aveva soli 6 anni.

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Questo brutto episodio della sua vita, il pornodivo, lo ha raccontato nel programma di Pierluigi Diaco.

“Sono all’asilo, mi vengono a prendere: non come al solito mia sorella, ma una vicina di casa. Mi porta a casa e io sento le grida sotto casa… quel giorno ha cambiato la nostra famiglia. Mia madre l’ho vista soffrire sempre. Una donna che perde un figlio di 12 anni per una crisi epilettica, io ne avevo 6, e tutto ad un tratto impazzisce… Mia mamma metteva da mangiare sul tavolo anche per mio fratello Claudio che non c’era più. Mio padre continuava a dirle che non sarebbe tornato e lei ‘no, torna, torna..’

E ancora poi Siffredi, su suo fratello, ha aggiunto: “Ho due immagini in testa da sempre: mio padre che tiene le mani sul viso in mezzo alle grida e mio fratello minore che rubava i confetti sparsi sul corpo di mio fratello morto. Io non capivo queste cose, cosa stesse succedendo. Poi rimasi sei mesi a Milano da dei parenti e quando tornai mia madre non era più la stessa”.

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