Vediamo insieme cos’ha dovuto passare Cecchi Paone con la malattia che l’ha devastato. Una problematica che affligge tantissime persone.
Un personaggio di spicco come lui sembra non mostrare nessun tipo di problematica di fronte alle telecamere, ma ha avuto i suoi trascorsi difficili. Si tratta di Alessandro Cecchi Paone e della brutta malattia che l’ha costretto a rivolgersi ad uno specialista, che gli ha permesso di affrontarla al meglio. Fortunatamente, oggi sembra non avere più sintomi come in passato, anche se il ricordo di quel periodo è sempre vivido.
Inutile raccontare lo spessore mediatico di Cecchi Paone, visto che gran parte degli italiani lo conoscono. Il suo percorso di crescita professionale è iniziato su Rete 2, nel 1977, quando conduceva il programma Trenta minuti giovani. Il suo approdo in Rai avviene nel 1985 e si è susseguito a una serie di attività, di conduzione e di telegiornalismo, condivise fra la rete ammiraglia e Mediaset.
In oltre, anche una serie di saggi scritti dall’uomo meritano una nota. Infatti, è dal 2000, con la pubblicazione di Il regno dei dinosauri, che intrattiene molti lettori con dati scientifici a supportare le sue teorie messe nero su bianco.
Giuro raga io Silvia non la sopporto.È presuntuosa e maleducata.Risponde in maniera spropositamente offensiva,prima con Cecchi Paone chiamandolo “vecchio depresso” ero con Lory “che cavolo me ne frega di te”.Ehi tesoro calmina che dobbiamo capire ancora cosa fai. #GFVIP
— #Rare 🎥 (@DioBenedicaMe) November 26, 2018
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La malattia che ha colpito Alessandro Cecchi Paone
Quando il saggista era adolescente ha dovuto affrontare alcune dinamiche di vita molto stressanti, come l’avvicinamento al mondo del lavoro in giovane età. Ciò ha creato in Alessandro Cecchi Paone una serie di rattristamenti e preoccupazioni che l’hanno portato a una forte depressione.
A quel punto, ha deciso di chiedere un sostegno psicologico ad un esperto, che gli ha permesso di superare quel periodo al meglio. Oggigiorno, parlando del periodo pandemico di lockdown, che ha creato molti aumenti di depressione nel mondo, l’uomo è sembrato forte e tenace nell’affrontarlo al meglio, anche in solitudine. “Fortunatamente, da casa mia vedo il mare”, ha poi affermato, indicando il panorama come cura per quel male.
